Didattica

Il Liceo San Raffaele si pone lā€™ambizioso obiettivo di coniugare la tradizione con una forte apertura allā€™innovazione: il percorso formativo permette di comprendere il vasto ambito della cultura non solo europea, a partire dalle radici classiche della civiltĆ  occidentale, favorendo la costituzione di nessi dinamici con le urgenze della modernitĆ  contemporanea. Lā€™integrazione armonica dei diversi ambiti di studio consente inoltre la valorizzazione progressiva delle capacitĆ  intellettuali, affettive e relazionali proprie di ciascuno studente.

A conclusione del corso di studi offerto dal Liceo San Raffaele, grazie sia allā€™esclusivitĆ  delle discipline insegnate sia al metodo con cui vengono affrontate, lo studente ĆØ profondamente arricchito nelle conoscenze, nelle competenze e anche per quanto riguarda la personalitĆ  e il carattere.

Scopo del lavoro proposto, favorito anche dal dialogo interpersonale, ĆØ lā€™acquisizione di una metodologia rigorosa che, nel tempo, consenta di affrontare qualsiasi contenuto lo studente incontrerĆ  nel corso del proprio percorso formativo e professionale.

Il Liceo, offrendo spunti di riflessione in parte alternativi a quelli proposti dalla maggior parte delle scuole superiori, pone lo studente davanti a un itinerario pensato per la crescita della persona, crescita che avviene gradualmente nei cinque anni grazie alla mole di lavoro che si trova a dover organizzare, allā€™appoggio che i docenti offrono e allā€™atmosfera che si crea nella scuola. Obiettivo primario del Liceo ĆØ formare ragazzi consapevoli di sĆ© e del mondo, attenti, coinvolti, che manifestino la propria curiositĆ  nei confronti della realtĆ  e mantengano vivo lā€™interesse verso di essa.

Metodologia di insegnamento

La didattica del Liceo San Raffaele si ispira alla Ā«pedagogia del laboratorioĀ», che sottolinea il carattere attivo dellā€™apprendimento e maieutico dellā€™insegnamento.

Un laboratorio che non si identifica necessariamente con luoghi o attrezzature particolari, ma con una metodologia che
riguarda ogni attivitĆ  e momento didattico ā€“ disciplinare ā€“formativo.

Pertanto, alla tradizionale strumentazione tecnica dei laboratori (scientifico, linguistico, multimediale) si affiancano
momenti curricolari di lezione che risultano partecipati, condivisi, interattivi, in cui gli studenti sono reali protagonisti
dellā€™apprendimento.

Alla luce del medesimo approccio la scuola propone una variegata proposta di attivitĆ  extra-curricolari di visite, conferenze, partecipazione a workshop operativi, spettacoli teatrali e musicali, scambi interculturali, stage orientativi presso aziende, reparti ospedalieri e laboratori di ricerca.

AttivitĆ  di sostegno e recupero

Il Liceo San Raffaele, oltre ai corsi di recupero previsti dalla normativa vigente, mette a disposizione degli studenti un servizio facoltativo e gratuito di consolidamento e comprensione delle nozioni acquisite durante le ore scolastiche (sportello).

Lo ā€œsportelloā€ si svolge settimanalmente al termine delle lezioni in base alla reciproca disponibilitĆ  di ragazzi e professori e ha la durata di circa 30ā€™/60ā€™, durante i quali si riprendono e chiariscono argomenti e concetti giĆ  affrontati in classe ma non capiti o assimilati completamente.

Presidenza

Claudio Faschilli

Preside

Elena Sanvito

Vice-preside

Franco SignoracciFranco Signoracci

Vice-preside

Annalisa Mastelotto

Collaboratrice Presidenza

Discipline

Franco SignoracciFranco Signoracci

Francesca Iacino

Annalisa Mastelotto

Lingua e Letteratura Italiana

Compito dellā€™italiano ĆØ quello di aiutare lo studente ad avvicinarsi ai testi in modo sempre piĆ¹ autonomo, ad essere cosciente del contesto in cui sono nati, a mettere in relazione tra loro gli autori affrontati, permettendogli di affinare il proprio senso critico ed estetico, per godere in modo consapevole e maturo della lettura, strumento imprescindibile del sapere, e per conoscere in modo approfondito la tradizione culturale a cui appartiene.

Lā€™approccio didattico peculiare del Biennio prevede la partecipazione attiva dello studente accanto alla tradizionale lezione frontale attraverso la creazione di situazioni Ā«aperteĀ» che lo portino ad essere coinvolto in prima persona. Obiettivo primario ĆØ quello di rendere lo studente capace di individuare gli elementi caratterizzanti di un testo, sia letterario che non. Mediante la lettura di racconti e romanzi e lā€™analisi di testi poetici, lo studente acquisirĆ  la capacitĆ  di analizzare autonomamente le varie tipologie testuali e di esprimersi in modo adeguato e coerente al contesto e agli obiettivi proposti.

Nel Triennio viene dedicata particolare attenzione alla produzione scritta delle tipologie testuali con cui gli studenti dovranno confrontarsi in sede di esame di stato attraverso esercitazioni guidate. Per quanto concerne lā€™ambito letterario, tramite la modalitĆ  della lezione frontale, vengono presentati i periodi storico-culturali, la storia dei generi letterari e i singoli autori, la cui conoscenza viene completata dalla lettura e dal commento linguistico-letterario di testi rappresentativi in classe e attraverso letture domestiche.

Francesca IacinoFrancesca Iacino

Maria Carla Cazzaniga

Lingua e Cultura Latina

Fin dallā€™inizio, la scuola ha voluto porre a fondamento del sapere in generale, delle varie discipline in particolare, e perfino della ricerca scientifica e medica, lo studio del mondo classico. Non si puĆ² avere una vera conoscenza senza sapere chi si ĆØ.Ā In questo senso, lā€™incontro con gli autori della letteratura greca e latina ĆØ lā€™incontro privilegiato con uomini che attraverso i loro testi hanno indagato a fondo e approfondito questa domanda, lasciandoci a volte delle risposte, altre la serietĆ  dei loro tentativi.

ƈ lā€™incontro con opere che hanno fondato la nostra civiltĆ . Per questo, la conoscenza delle materie classiche puĆ² rappresentare, anche oggi, non solo il punto di partenza per ogni viaggio nel sapere, ma anche il fondamento di personalitĆ  aperte e attente ad ogni sollecitazione del reale.

Nella nostra scuola, lo studio del Latino e del Greco comincia al Biennio con una impostazione tradizionale: lezioni frontali, esercitazioni e verifiche volte a monitorare i passi di ciascuno studente e a valorizzarne le conquiste. Inoltre, lo studio anche mnemonico delle lingue classiche e delle relative regole si ĆØ rivelato il metodo piĆ¹ efficace per far acquisire in modo solido e duraturo le basi che permetteranno poi allo studente di accostarsi ai testi dā€™autore. Nel Triennio viene proposta la lettura in originale dei testi, che offriranno lā€™occasione di conoscere e approfondire il contesto storico e culturale nel quale tali scritti sono stati concepiti. La conoscenza monografica di alcuni autori e il panorama della storia della letteratura serviranno a sviluppare negli alunni una sempre maggior capacitĆ  di rielaborazione personale e affineranno il senso critico di ognuno.

Lā€™approfondimento delle lingue e, di conseguenza, la comprensione di testi sempre piĆ¹ complessi forniscono uno strumento privilegiato per imparare a ragionare, creano una forma mentis, e sono fonte di una apertura mentale e culturale senza pari. Infine, lo studente diventa capace di elaborare un metodo Ā«scientificoĀ» di studio preciso e rigoroso, utile bagaglio per disporsi ad affrontare qualunque percorso formativo e professionale successivo.

Romina PaolettiRomina Paoletti

Lingua e Cultura straniera (Inglese)

La comprensione serena della lingua inglese e il suo utilizzo disinvolto nel parlato conferiscono alla formazione degli studenti del liceo San Raffaele una dimensione internazionale, che permette loro di guardare al mondo come a Ā«casa propriaĀ».Ā Detta disinvoltura linguistica si acquisisce solo grazie alla metodologia di insegnamento adottata, quella del cosiddetto functional approach (approccio alla funzione comunicativa della lingua), che si basa su un principio assai semplice: si impara a fare qualcosa, facendola; si impara a capire, ascoltando; si impara a parlare, parlando.

CiĆ² significa che da subito si sottopone lo studente allā€™ascolto della lingua in tutti i suoi accenti e intonazioni in situazioni verosimili o reali in cui la lingua svolge appunto la sua funzione primaria. La lingua diventa cosƬ unico veicolo di comunicazione in classe.

Esercizi di listening, reading, comprehension, speaking e writing sono allā€™ordine del giorno e basati su materiali audio e video riguardanti situazioni comunicative di vita quotidiana, espressi a velocitĆ  normale, con accenti e pronunce diversi, che spesso rappresentano il vero problema per lā€™ascoltatore.

Nel corso del quinquennio gli studenti parteciperanno a diverse iniziative o progetti interamente in lingua inglese, quali ad esempio progetti promossi dal Parlamento Europeo Giovani o simulazioni di conferenze ONU, lezioni di public speaking, lo scambio culturale durante il terzo o quarto anno, e cosƬ via.

Il materiale audio e video proposto sarĆ  di progressiva complessitĆ  e riguarderĆ , col tempo, anche tematiche di attualitĆ , socio-politiche, culturali e religiose o relative allā€™indirizzo specifico di biologia o bioetica attraverso lā€™analisi di casi clinici mirati e la discussione dei temi da essi derivanti durante il progetto di scambio culturale.

PoichĆ© riteniamo che lā€™attivitĆ  linguistica vada potenziata al massimo, dal terzo anno gli studenti affronteranno dibattiti e discussioni su temi di attualitĆ  con il supporto di un conversatore madrelingua, e lā€™educazione letteraria verrĆ  gradualmente inserita a partire dal terzo anno per aumentare al quarto anno, prima di diventare unico elemento di studio allā€™ultimo anno, quando gli studenti saranno finalmente in grado di affrontare, ma soprattutto apprezzare testi letterari dei vari autori inglesi e americani, grazie alle solide conoscenze e competenze acquisite negli anni precedenti.

Annalisa Mastelotto

Storia e Geografia

Il passato non ĆØ del tutto alle nostre spalle, in realtĆ  ci circonda ogni giorno, in ogni luogo. Le cittĆ  in cui abitiamo sono il frutto di stratificazioni architettoniche, per cui sono affiancati nella stessa via palazzi dellā€™epoca medievale accanto a chiese del Rinascimento e a edifici contemporanei. Noi stessi conteniamo la storia: il nostro codice genetico raccoglie il patrimonio biologico che si ĆØ prodotto nellā€™arco di molti anni nel DNA dei nostri avi. Tra noi e Giulio Cesare si possono contare al massimo una sessantina di antenati; in fondo non siamo cosƬ lontani da lui.

La parola historĆ­a in greco significava originariamente Ā«ricercaĀ». Questo ĆØ il compito degli allievi: cercare nel passato le cause, le origini del nostro presente. Di conseguenza, studiare la storia non significa recepire supinamente i contenuti di un manuale, bensƬ apprendere innanzitutto i meccanismi di ricerca tipici del lavoro dello storico. Gli studenti sono sollecitati a porsi delle domande che consentano loro di risalire sempre piĆ¹ indietro nella ricerca della causa e sempre piĆ¹ in avanti per scoprire le conseguenze future di un dato evento, con la consapevolezza che, come gli atti dei nostri antenati hanno determinato il nostro presente, cosƬ le nostre azioni possono fare altrettanto con le generazioni future. Risulta dunque indispensabile a questo fine affrontare, oltre alla Ā«Grande StoriaĀ», anche quella minuta degli uomini senza nome, della loro quotidianitĆ  e dei loro usi e costumi.

La geografia, a sua volta, diviene unā€™opportunitĆ  preziosa per concentrare lā€™attenzione dello studente sulle problematiche attuali, sulle soluzioni che alcuni uomini hanno concepito e sugli errori che altri hanno commesso. Inoltre ci offre lā€™occasione di apprendere la connessione tra territorio e sviluppo: ĆØ stupefacente scoprire quanto profondamente le risorse geo-climatiche condizionino lā€™evoluzione di una civiltĆ  piuttosto che di unā€™altra, chiarendo ad esempio i motivi per cui fu lā€™Europa a scoprire e colonizzare lā€™America e non viceversa.

Come afferma lā€™antropologo Ralph Linton, ĆØ grazie alla storia e alla geografia che scopriamo ad esempio che radersi la barba ĆØ un gesto introdotto dai Sumeri o che il vetro delle nostre finestre ĆØ stato creato dagli antichi Egizi. Qualsiasi piccola azione banale del nostro quotidiano ĆØ il frutto di un viaggio, appassionante e pieno di curiositĆ , attraverso il pianeta e il tempo.

Riccardo MusciRiccardo Musci

Disegno e Storia dellā€™Arte

Si pensa comunemente che lā€™Italia sia beneficiata della piĆ¹ alta concentrazione di opere dā€™arte al mondo. Tuttavia, se esiste una oggettiva specificitĆ  del nostro patrimonio artistico essa si riconosce piuttosto nel concetto di ā€œmuseo diffusoā€, ovvero nella distribuzione capillare di edifici, monumenti, statue, dipinti, manufatti e musei di notevole pregio artistico e culturale su tutto il territorio, non solo nelle grandi ā€œcittĆ  dā€™arteā€ ma anche in centri minori o piccoli borghi. Eā€™ a partire dalla consapevolezza di questo unicum che, fin dalle sue origini, il Liceo San Raffaele ha avvertito la necessitĆ  di arricchire il curricolo degli studenti introducendo giĆ  a partire dal primo anno lā€™insegnamento della Storia dellā€™arte.

Scriveva un grande storico dellā€™arte, sir Ernst Gombrich, che noi conosciamo veramente quando riconosciamo: seguendo il filo di questa suggestione, lā€™insegnamento della Storia dellā€™arte nel nostro Liceo si propone essenzialmente lā€™obiettivo di tracciare un percorso di avvicinamento alle opere e ai loro autori percorrendo una linea formativa e didattica che risulti il piĆ¹ possibile chiara, efficace e coinvolgente, in modo da suscitare un gusto, un interesse che porti gli studenti a conoscere e a riconoscere. Questo percorso di progressivo ampliamento delle conoscenze mira a sviluppare gradualmente la capacitĆ  di analizzare e commentare le immagini utilizzando il lessico specifico della disciplina, ma anche di comprendere il rapporto tra lo stile di unā€™opera e le sue finalitĆ  espressive, collocando autori, opere e movimenti artistici nel loro contesto storico-culturale di riferimento, per poter quindi essere in grado di cogliere nessi, affinitĆ  e differenze di linguaggio tra autori e opere di una stessa epoca o di epoche diverse. Se lā€™esperienza estetica ĆØ infatti un evento che scaturisce, in origine, dalla semplice relazione tra una soggettivitĆ  e un oggetto estetico, ĆØ tuttavia necessario, se si vuole trasformare tale esperienza in una effettiva forma di arricchimento, intensificazione e ampliamento dellā€™esperienza comune, oltrepassare il limite di un godimento esclusivamente fondato sul puro senso del ā€œguardareā€, per imparare invece a ā€œvedereā€.

Il metodo impiegato nella trattazione degli argomenti ĆØ perlopiĆ¹ quello della lezione frontale e dellā€™ascolto critico, in cui la ricostruzione dei percorsi biografici e degli itinerari storico-artistici, lā€™analisi e il commento delle opere si avvalgono dei moderni strumenti di riproduzione audiovisiva, in modo da sottolineare la centralitĆ  dellā€™opera e favorire una piĆ¹ agevole comprensione e assimilazione dei contenuti.

Claudio Faschilli

Francesco Nespola

Storia e Filosofia

Ā«La filosofia ĆØ il proprio tempo appreso con il pensieroĀ». Con questa affermazione Hegel intende mettere a fuoco quale sia il compito piĆ¹ faticoso, e al tempo stesso ineludibile, a cui la filosofia ĆØ da sempre e incessantemente chiamata: rendere ragione del proprio tempo, inteso sia in chiave esistenziale sia in chiave storica.

In un mondo dominato da una frenetica e talvolta avulsa complessitĆ , l’insegnamento della filosofia rappresenta, attraverso la pratica quotidiana del linguaggio,Ā  un bastione di resistenza e al tempo stesso una bussolaĀ  per – parafrasando Kant – Ā«orientarsi nel pensieroĀ», alla luce di quelli che sono eterni bisogni della ragione: chiarezza della domanda e incisivitĆ  della risposta.

ƈ pur vero inoltre che nessuna teoresi filosofica, che intenda presentarsi come prassi, puĆ² prescindere da un confronto serrato con la propria epoca; di qui il rimando necessario a uno studio attendo e profondo delle dinamiche storiche, anche in chiave concettuale, superando la tradizionale impostazione didattica che isola la comprensione dell’evento decontestualizzandolo e riducendolo a semplice fatto da mandare a memoria.

La didattica prevede lezioni frontali durante le quali si cercherĆ  di restituire la complessitĆ  delle teorie filosofiche (riconoscendo i legami che le vincolano ai loro contesti storici e alle altre forme di conoscenza) e le dinamiche dei fatti storici (cogliendone i fattori scatenanti, le conseguenze politiche, sociali ed economiche e prestando attenzione alle connessioni con le altre discipline dā€™insegnamento).

Grande attenzione ĆØ data allā€™interazione e alla partecipazione degli studenti al fine di stimolare le loro capacitĆ  di riflessione, di porre domande e di argomentare. Lā€™obiettivo principale di questi insegnamenti vuole, infatti, essere – unitamente alla comprensione e allo studio dei fatti e dei concetti – lo sviluppo di un pensiero critico e di unā€™attitudine a problematizzare.

Durante il corso dellā€™anno le lezioni saranno integrate dalla lettura di testi dā€™autore e documenti storici, cosƬ da abituare lo studente ad affrontare e comprendere le parole della filosofia e della storia. Sono inoltre previste presentazioni multimediali (Power Point) e proiezioni di film e/o documentari concernenti gli argomenti trattati.

Federico PennestrƬFederico PennestrƬ

Bioetica

Il Liceo San Raffaele da sempre ha ritenuto fondamentale inserire Bioetica tra le materie curricolari e caratterizzanti, allo scopo di favorire negli studenti lo sviluppo di consapevolezza e senso critico circa la dimensione etica insita nellā€™agire umano, in particolare in relazione al contesto attuale della cosiddetta civiltĆ  tecnologica. Il Liceo San Raffaele vanta, infatti, una lunga e consolidata tradizione in merito alla formazione bioetica, che ancora di recente lā€™UNESCO e il MIUR [1] hanno definito ā€œpresupposto imprescindibile per partecipare al dibattito pubblico sui problemi etici, sociali e giuridici del progresso scientifico e tecnologicoā€.
La metodologia per lā€™insegnamento della bioetica si basa essenzialmente sul carattere attivo dellā€™apprendimento e sulla dimensione Ā«laboratorialeĀ»: il coinvolgimento diretto degli studenti ĆØ stimolato attraverso lā€™utilizzo di brain storming sulle parole chiave del dibattito, rassegna stampa e lettura guidata di articoli di giornale su questioni di bioetica, dibattiti etici, analisi di casi clinici, simulazione delle sedute di un comitato etico, role-plays, visione di film riguardanti temi legati alla disciplina, lavori di approfondimento e presentazione multimediali svolti in piccoli gruppi.
Il carattere complesso delle questioni di cui la bioetica si occupa ĆØ motivo costante di collegamenti inter-disciplinari, in particolare con filosofia, con le materie scientifiche e con la lingua inglese, utilizzata sia per la lettura di documenti e testi, sia come veicolo di comunicazione (specialmente nellā€™ambito degli exchange program).
Tra gli obiettivi che ci si propone di raggiungere non vi ĆØ solo quello della conoscenza relativa alle questioni bioetiche e alla principali posizioni presenti nella storia di questa recente disciplina, ma anche quello di fornire agli studenti le competenze necessarie alla partecipazione personale ad un dialogo corretto e costruttivo, oltre che criteri solidi per poter elaborare pareri e scelte autenticamente consapevoli.

[1] Cfr. ā€œProtocollo dā€™intesa tra la Presidenza del Consiglio dei Ministri-Comitato Nazionale di Bioetica- e il MIURā€, 15 luglio 2010; ā€œDraft Report on Social Responsibility and Healthā€, Comitato Internazionale di Bioetica dellā€™UNESCO, 29 marzo 2009

Lorena Catuogno

Religione Cattolica

Lā€™insegnamento della Religione Cattolica concorre, in modo originale e specifico, alla formazione dellā€™uomo e del cittadino, favorendo lo sviluppo della personalitĆ  dello studente. Sollecita il risveglio degli interrogativi profondi sul senso della vita, sulla concezione del mondo e gli ideali che ispirano lā€™agire dellā€™uomo nella storia, offrendo allā€™allievo i riferimenti religiosi e culturali essenziali, affinchĆ© a quegli interrogativi egli possa trovare una consapevole risposta personale.

Lā€™ora di religione si prefigge inoltre di incoraggiare il superamento dā€™ogni forma dā€™intolleranza e di fanatismo, e di promuovere il rispetto per chi professa altre religioni e per i non credenti, la solidarietĆ  con tutti e particolarmente con chi ĆØ fisicamente o socialmente svantaggiato.

La lezione ĆØ aperta a tutti, non solo a chi professa la fede cattolica, ma anche a studenti di fede non cristiana o semplicemente non credenti. Essa, infatti, si pone soprattutto come approccio culturale e spirituale al fenomeno religioso in genere e alla tradizione cristiana che ha caratterizzato il nostro Paese.

Attraverso la lettura e il commento di brani tratti dai libri della Bibbia il docente approfondisce le radici dellā€™evento cristiano, della cultura e dellā€™arte europea, evidenziando i possibili punti di dialogo e di confronto con le tre religioni monoteiste. Lā€™insegnamento della religione affronta, infatti, con sensibilitĆ  e rispetto il senso religioso dei popoli antichi, la storia del popolo dā€™Israele e le religioni non cristiane (Islam, Induismo, Buddismo, Animismoā€¦), sottolineando lā€™importanza del cammino ecumenico percorso nellā€™ultimo secolo.

Elena Sanvito

Antonella Amoruso

Francesco Facciuto

Matematica e Fisica

ā€œPer fare ricerca bisogna avere dei ā€œpregiudiziā€ e saper lavorare tenacemente per (di)mostrare che sono veri; perĆ² bisogna tenere aperta anche la possibilitĆ  che siano sbagliati ed essere pronti a cambiare strada.ā€ (M. Bramanti).

Il valore dellā€™insegnamento della Matematica e della Fisica consiste nellā€™educare la persona nel suo aspetto di razionalitĆ , cioĆØ di capacitĆ  di capire concetti e cogliere i nessi tra i diversi aspetti della realtĆ .
Questo avviene con il lavoro, impegnativo ma esaltante, dellā€™osservare, del far domande, del comprendere, attraverso le azioni del fare matematica (operare, generalizzare, giustificare, inventare strategie, classificare, rappresentare) e attraverso il metodo sperimentale (osservare, formulare ipotesi, verificare).

Per questo il nostro liceo propone nel primo biennio unā€™ora di matematica in piĆ¹ rispetto al quadro orario previsto dalla riforma. Lā€™acquisizione degli aspetti tecnici – non ultimo lā€™utilizzo dei mezzi informatici – ĆØ considerata funzionale alla comprensione in profonditĆ  degli aspetti concettuali della disciplina: per questo si eviterĆ  che la necessaria acquisizione di una capacitĆ  manipolativa degeneri in tecnicismi ripetitivi o casistiche sterili che non contribuiscono in modo significativo alla comprensione dei problemi.

Il lavoro di matematica e di fisica ĆØ stato impostato affinchĆ© lo studente comprenda lā€™esigenza e acquisisca la capacitĆ  di motivare e spiegare in modo esauriente ogni affermazione, affinando le abilitĆ  logico-deduttive e le capacitĆ  di calcolo, necessarie alla razionalitĆ .

Inoltre ĆØ essenziale che lo studente raggiunga una consapevolezza critica dei rapporti tra lo sviluppo del pensiero matematico e il contesto storico, scientifico e tecnologico. Per questo si ĆØ deciso di affrontare i contenuti della fisica classica nel secondo biennio e di dedicare lā€™ultimo anno allo studio della fisica moderna e delle sue applicazioni.

Al termine di questi cinque anni gli studenti inizieranno il loro percorso universitario forti del metodo acquisito attraverso lo studio delle materie umanistiche e di una preparazione scientifica piĆ¹ approfondita.

Maurizio PedrazzoliMaurizio Pedrazzoli

Scienze Naturali

ā€œAd una maggiore conoscenza si accompagna un piĆ¹ insondabile e meraviglioso mistero, che spinge a penetrare ancora piĆ¹ in profonditĆ . Mai preoccupati che la risposta ci possa deludere, con piacere e fiducia solleviamo ogni nuova pietra per trovare stranezze inimmaginabili. Certamente una grande avventura!ā€
(R. Feynman).

La conoscenza scientifica ĆØ uno dei modi con cui lā€™uomo cerca di spiegare il perchĆ© delle cose e comprendere il meccanismo che regola il loro modo di evolversi. Lā€™insegnamento delle scienze nel nostro Liceo ha come obiettivo quello di far acquisire allo studente le conoscenze disciplinari e le metodologie tipiche delle scienze della natura, in particolare delle Scienze della Terra, della Chimica e della Biologia, tenendo presente che tutte queste discipline si basano sullo stesso metodo di indagine, cioĆØ quello sperimentale (osservazione e sperimentazione), nonostante siano caratterizzate da concetti e da metodi di indagine propri.

Lā€™insegnamento, ponendo continuamente problemi da analizzare e da risolvere individualmente o in gruppo, stimola la curiositĆ  intellettuale degli studenti, valorizza le loro attitudini, estrinseca le loro potenzialitĆ , favorisce lā€™entusiasmo della scoperta e della ricerca di nuovi obiettivi da raggiungere. In questo contesto il laboratorio, inteso come luogo fisico, in tutti gli anni di studio, diventa lā€™ambito privilegiato in cui lā€™allievo esercita e migliora le attitudini allā€™osservazione e alla progettazione.

Lo studio dellā€™evoluzione storica dei concetti consente allo studente di pensare alla scienza come a unā€™attivitĆ  dinamica in continua evoluzione che non ha pretesa alcuna di porre veritĆ  assolute. Gli argomenti delle varie discipline, in accordo con i nuovi programmi ministeriali, saranno inizialmente affrontati con un approccio di tipo prevalentemente fenomenologico e descrittivo, per spostare lā€™attenzione sulle leggi, sui modelli, sulla formalizzazione, sulle relazioni tra i vari fattori di uno stesso fenomeno e tra fenomeni differenti.

Al termine del percorso lo studente saprĆ  effettuare connessioni logiche, riconoscere o stabilire relazioni, classificare, formulare ipotesi in base ai dati forniti, trarre conclusioni basate sui risultati ottenuti e sulle ipotesi verificate, risolvere situazioni problematiche utilizzando linguaggi specifici, applicare le conoscenze acquisite a situazioni della vita reale e porsi in modo critico e consapevole di fronte ai temi di carattere scientifico e tecnologico della societĆ  attuale.

Federico Figini

Teorie e Tecniche della Comunicazione

Lā€™inserimento sperimentale di questa disciplina nel biennio del Liceo San Raffaele risponde allā€™esigenza fondamentale di sviluppare soft skills ormai indispensabili in ogni ambito della societĆ  contemporanea.Ā  Come osservava Mac Luhan negli anni ā€™60, ā€œil medium ĆØ il contenutoā€: marketing, propaganda politica, relazioni sociali e private richiedono una sempre maggiore competenza comunicativa che, spesso, diventa decisiva per valutare le persone.

Dal punto di vista metodologico, lā€™insegnamento di ā€œcomunicazioneā€ si sviluppa secondo due linee parallele: approccio teorico e verifica sperimentale.

In prima si pongono le basi della conoscenza delle principali teorie della comunicazione affiancando tale sviluppo a momenti di riflessione sulla comunicazione quotidiana, sia interpersonale sia attraverso i new media.

In seconda, la parte teorica viene accompagnata dalla progettazione e realizzazione del giornalino scolastico (Il Raffelino), che rappresenta unā€™esperienza fortemente formativa per gli studenti. Viene simulata la creazione di una vera e propria redazione giornalistica, assegnati i compiti previsti dallā€™organigramma, definiti tempi e strumenti necessari per le uscite periodiche della pubblicazione, discussi i temi da sviluppare e verificati collettivamente i risultati.

La valutazione attiene sia al processo che al prodotto: responsabilitĆ  nel ruolo, rispetto dei tempi, capacitĆ  di coordinarsi, qualitĆ  dellā€™impegno e del risultato raggiunto.

Luca CorbelliniLuca Corbellini

Scienze Motorie e Sportive

La sempre maggiore attenzione rivolta alla salute della persona nella sua globalitĆ , il crescente sviluppo delle conoscenze nellā€™ambito medico e salutistico, vedono le scienze motorie come parte integrante e fondamentale nel progetto legato al miglioramento o mantenimento di un corretto stato di forma fisica o ā€œfitnessā€.

La didattica prevede un percorso durante il quale lo studente non solo potrƠ incrementare i propri livelli di forza, flessibilitƠ e resistenza generali, ma prenderƠ altresƬ coscienza, tramite pratica e qualche assaggio di teoria, di un nuovo modo di gestire e migliorare il proprio corpo e di conseguenza il proprio stato psichico e mentale.

Lā€™Istituto ĆØ fornito di un campo di atletica con campo da calcio in erba sintetica e una struttura coperta polivalente, riscaldata nei mesi freddi, dove poter praticare molteplici sport e attivitĆ  di fitness.

Alexandra D.

Erminio Cafarchio

Personale A.T.A.

Programmi preventivi

a.s. 2023-2024